Correva l’anno 1685… in concerto il clavicembalista Sebastiano Cristaldi

Venerdì 30 Settembre alle ore 20:00 per l’ultimo appuntamento in programmazione per InCanto Barocco Festival 2022, in concerto il clavicembalista Sebastiano Cristaldi in “Correva l’anno 1685″ quando sono nati Johann Sebastiano Bach, Georg Friedrich Haendel e Domenico Scarlatti. Tre grandi compositori che hanno rivoluzionato la storia della musica e che rappresentano il vertice del barocco musicale più maturo. Ancora oggi, ogni musicista e ogni compositore non può sottrarsi dallo studio e dall’analisi delle loro opere, sia strumentali che vocali. Bach, tedesco, Haendel, tedesco naturalizzato inglese e Scarlatti, italiano, hanno intrapreso tre diversi sentieri musicali e hanno apportato un cambiamento epocale nel modo di scrivere la musica.

Il concerto è dedicato alle loro opere per clavicembalo, strumento d’elezione del barocco, macchina musicale che imita l’orchestra e che trasfigura l’esecutore in un concertatore di suoni e polifonie di voci. Verranno eseguite alcune delle opere più rappresentative, come la Partita n. 4 di Bach, una selezione di Sonate di Scarlatti e la Passacaglia in sol minore di Haendel.

Le Partite di Bach rappresentano sicuramente il vertice artistico della storia del genere musicale della Suite. La Partita, dall’italiano “partire” ovvero “dividere in parti”, è una raccolta di brani suddivisi in danze stilizzate (allemanda, corrente, sarabanda, giga). Nel caso specifico della quarta Partita in Re maggiore, la successione di danze si apre con una maestosa Ouverture nello stile francese seguita da una vivace fuga, capolavoro contrappuntistico di cui Bach era maestro indiscusso.

Come piccolo omaggio ai 300 anni del I volume del Clavicembalo ben temperato (1722) verranno eseguiti due preludi, in do maggiore e fa minore, come momenti introduttivi e conclusivi, per dimostrare e accennare come storicamente il “buon temperamento” della tastiera bachiana sfruttasse sia la possibilità di circolare in tutte le ventiquattro tonalità, sia la capacità di avere, per ognuna di queste, uno specifico colore e una precisa sfumatura.

Di Domenico Scarlatti verranno eseguite tre delle 555 sonate per clavicembalo: la dolcissima K208 in La maggiore, l’acrobatica K56 in do minore, e la languida K213, conosciuta come “the lovers”, la sonata degli amanti. Si metterà così in luce la doppia anima del compositore italiano: virtuosistica e funambolica da un lato, e dall’altro dolce, malinconica e mediterranea.

La Passacaglia in sol minore di Haendel è invece un esempio in miniatura dell’arte del gioco della variazione, ovvero di quel virtuosismo improvvisativo che a partire da poche note di un basso ostinato di Passacaglia fa sbocciare le più stravaganti variazioni musicali e fioriture melodiche.